I Betty Poison al “Rising Love” (Roma, 30 aprile ’11)

I Betty Poison presentano il loro nuovo album “Beauty is Over” a Roma e Out poteva forse mancare? Francesca Paolini ci invia una recensione lampo della stupenda serata al “Rising Love” e noi immantinente pubblichiamo. Enjoy ^^

Betty Poison’s Beauty is not over. Non ci credete? Beh, di certo non eravate al Rising Love il 30 aprile!

(di Francesca Paolini)

30 aprile 2011: data segnata in rosso sul calendario. Per i festeggiamenti nuziali dei reali inglesi? Per l’imminente beatificazione di Wojtila? Macché! Esce “Beauty is over”, secondo album della band romana, prodotto come sempre da Matteo Cifelli e presentato al Rising Love di Roma davanti ad un pubblico curioso di conoscere questa nuova e attesissima creatura. In collaborazione con l’associazione Amigdala, i Betty Poison, reduci da uno straordinario tour negli USA, hanno scelto di far coincidere la presentazione dell’album con la celebrazione della giornata per la lotta all’omofobia e a tutte le forme di razzismo e intolleranza.
A dominare la scena è Lucia, più bella che mai avvolta in un kimono turchese che fa pendant con il colore dei suoi occhi, è lei che incanta con la sua voce graffiante e sensuale e senza alcun preliminare, ci conduce dritti al sodo: So raw, I’m still a slut, pezzi incendiari che entrano in testa già al primo ascolto. Tra un Negroni e l’altro di Nunzio (chitarra) sacrificato sull’altare del fight’n’love e Mirko (batteria), prete per l’occasione, che si denuda dopo un paio di canzoni, si procede con la stupenda Time, primo singolo estratto dall’album, nel quale la voce di Lucia si insinua e accarezza delicatamente per poi sprigionare un’energia deflagrante.

Segue Lie forever, nel quale il tema è l’omosessualità, un testo di denuncia nei confronti di una società paralizzata da sicurezze false ed illusorie che implicitamente impone la menzogna condannando all’infelicità chi trasgredisce una quanto mai discutibile normalità.

Al basso c’è la special guest Annie Pandora (frontwoman dei Pandora) a cui è affidata 45, amara riflessione di una donna matura che guardando alle sue spalle vede il nulla e si accorge di essere esistita, ma di non aver vissuto la sua vita. Il suo urlo disperato entra ed esplode nel cuore.

E poi il tanto atteso featuring con i Luminal: What about you è il pezzo scelto per la collaborazione con Alessandra Perna, Carlo Martinelli e Vanessa Lentini, momento emozionante che conclude un concerto strepitoso, forse troppo breve, ma assolutamente intenso e magico; un rendez-vous che ha fuso l’amore per la musica alla lotta per l’amore.

Gli headbanging di ognuno hanno accompagnato ogni canzone, una signora inglese ha improvvisato una danza sotto il palco, Guillermo, un ragazzo spagnolo, è venuto da Gijón fino a Roma per essere testimone della presentazione, altre persone si sono fatte ore ed ore di treno e di macchina per non mancare a questo grande evento, insomma un clima decisamente friendly, una grande famiglia e tanto tanto amore nell’aria.

Evviva! Finalmente la bellezza, quella fatta di paillettes e silicone, è finita. È ora di prendere posizione, di dire I say no, guardare in faccia la realtà ed assumersi le proprie responsabilità. Dopo le foto di rito e i conseguenti autografi sulla copertina dell’album, con la benedizione di Nunzio, Lucia e Mirko, ce ne torniamo a casa felici, stanchi, brilli, decisamente rock’n’roll, ma soprattutto un po’ migliori.


5 commenti

  1. uh-uh… tecnologia contraria! il mio primo commento è andato “perso”! a questo punto aggiungo solo che non avrei saputo scrivere di meglio, anzi il racconto-resoconto di francesca è perfetto!

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